PISTOIA – Il piccione non necessario!

20150428_il_tirreno_thumbDue stragi di piccioni per proteggere un campo coltivato” titolava oggi Il Tirreno un articolo sulla vicenda dei piccioni uccisi a Badia. Vicino all’articolo una bella foto di repertorio! Un bel prato dove i piccioni svolazzano tranquilli.
Peccato solo che, nella realtà, il campo non fosse coltivato e fosse tempestato di piccioni morti! (è stato fresato il giorno dopo!)
L’articolo inizia raccontando e riassumendo la storia poi prosegue con la spiegazione dell’iter che la Provincia di Pistoia segue (e ha seguito) in caso di danni da piccioni alle coltivazioni agricole.
Un’azienda agricola che denuncia danni da piccioni presenta apposita richiesta di intervento alla Provincia …
Come possono esserci danni se il campo non è stato ancora seminato?
Dopodiché viene messo in atto un primo intervento con metodi cosiddetti ‘ecologici’” … “A distanza di una settimana circa, viene fatto un secondo sopralluogo e se” … “viene riscontrata ancora presenza di piccioni” … “vengono effettuati interventi mirati“.
Oggi siamo stati a fare un giretto e a dare un’occhiata. I campi erano fresati e sopra volavano in gruppo tanti piccioni. Si spostavano da una zona ad un’altra. Sostavano per qualche minuto e poi, sempre in gruppo, si spostavano di nuovo. Ci sembrava un comportamento strano e ci siamo avvicinati … ancora tutoli (rocioli) nuovi e mais appena sgranato!
Perché usare questi metodi?
Io non sono animalista e non voglio mettere in discussione nessun operato ma questo mi sembra molto crudele!
In evidenza di un problema capisco che ci debba essere una soluzione ma perché dargli da mangiare?
A cosa serve? Ad abituarli per raggiungere più velocemente una soluzione dopo?
Non sarà questo che invece crea il problema?

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4 Commenti a “PISTOIA – Il piccione non necessario!”

  1. By paolo pao, 29 Aprile 2015 @ 08:01

    Caro Emiliano, un fatto è certo: si vogliono attirare i piccioni su quell’area per poi, quando ci sarà il sopralluogo della Provincia, verificare che ci sono ancora e abbatterli!
    Mais fresco lo abbiamo fotografato il 24 aprile alle tre quando siamo andati a fare le foto. Sabato hanno fresato, ma domenica la …, che anche tu conosci, è andata a vedere ed ha trovato mezze pannocchie piene e mais sgranato di fresco. E’ rimasta turbata. “Che schifo, altro che cannoncini o altri mezzi dissuasori ecologici, qui ci si appastano per ucciderli”
    Ha detto che ora non vuole comparire, parlerà al momento giusto e nelle sedi opportune, se questa vicenda non si fermerà subito.
    Ma chi ci mette il mais?
    Non lo sappiamo. Sappiamo però che il mais lo mette chi ha inrteresse a eliminare i piccioni. Elementare Watson.
    Qualcuno, non ricordo chi ha detto che “Se vuoi scoprire la verità, segui il flusso del danaro”. Ma che danaro ruota intorno al mais? Non rende niente e non lo semina quasi più nessuno nella nostra zona.
    Ma tutti quei danni che ieri erano scritti su quello specchietto sul Tirreno su cosa vengono calcolati se il mais non rende quasi niente. “Ci sono anche le oleoproteaginose” mi risponderà il solerte impiegato della Provicia. E’ vero ma in via Acqualunga a Chiazzano c’è il mais. Vogliamo vedere i danni al mais.

    Domenica, dopo la messa ho parlato con un po’ di gente in piazza e devo dire che nonostante i piccioni non siano molto simpatici, queste stragi non piacciono a nessuno. Questa storia puzza, mi ha detto uno. Puzza più della cacca di piccione.
    “E’ la provincia che ancora una volta si interessa al nostro territorio!” e mi ha citato altri episodi “Che tu ben conosci, perché da molti anni sei nel Comitato Bottegone-Badia-Agliana” e me li ha citati, dandomi anche una lezione. 1) Prima del 2000 l’accordo interprovinciale Prato-Pistoia per costruire un megainceneritore a Chiesina Montalese, 2) le autorizzazioni al depuratore Biodepur dell’area ex Franchi, che tanti inconvenienti ha portato, 3) il centro rifiuti cdr che nel 2010 si voleva fare a Badia a Pacciana, 4) la centrale Repower, che aveva, tra gli altri, un’ardenre sostenitrice nella Provincia.
    Tornando a casa ho riflettuto su questo. Ho preso una cartina della zona ed ho segnato i quattro punti: Chiesina, Area Franchi, Redolone di Badia a Bacciana, Area Radicifil . Strano: il centro, tra questi quattro punti è il luogo delle stragi dei piccioni!
    Coincidenze.

  2. By annalisa pao, 29 Aprile 2015 @ 08:13

    Qui siamo in campagna , campi, campi e solo campi, si alternano vivai a orti, forse qualche campo di granturco,molte volte coltivato per dare da mangiare agli animali (che strano animali di serie A e serie B).
    Mettiamo che io semini ,nel mio,il granturco e non voglia che i piccioni vengano a beccare : chiamo la Provincia e mandano i “cecchini” , il dilemma è….gli altri piccioni si fermeranno a questo punto , sul confine della mia proprietà ad aspettare che qualche chicco di granturco scivoli fuori dalla riga ? Avete presente quando al mare danno la bandiera blu ad un bagno,perché li l’acqua è pulita e al Bagno accanto no ? Come riescono a fermare l’acqua del mare ,che si muove in continuazione e quindi si sposta ?
    Per i piccioni solita cosa ? Li ammazzeranno tutti ? Metteranno una roccaforte a difesa di quel campo ? O faranno sedute di psicoterapia ai piccioni ?

  3. By Emiliano Giu, 29 Aprile 2015 @ 17:03

    @Paolo

    Qualcuno, non ricordo chi ha detto che “Se vuoi scoprire la verità, segui il flusso del danaro”.

    Dovrebbe essere di Giovanni Falcone quando indagava sui flussi di denaro sporco che dall’URSS andavano al PCI.

    Ma tutti quei danni che ieri erano scritti su quello specchietto sul Tirreno su cosa vengono calcolati se il mais non rende quasi niente. “Ci sono anche le oleoproteaginose” mi risponderà il solerte impiegato della Provicia. E’ vero ma in via Acqualunga a Chiazzano c’è il mais. Vogliamo vedere i danni al mais.

    Mi ha colpito anche a me lo specchietto coi danni e, quando l’ho visto, sono andato a dare un’occhiatina ai dati. Ho trovato una cosa un po’ … diciamo … curiosa!
    Stavo giusto preparando un nuovo articolo 😉

    @annalisa

    Per i piccioni solita cosa ? Li ammazzeranno tutti ? Metteranno una roccaforte a difesa di quel campo ? O faranno sedute di psicoterapia ai piccioni ?

    A questo punto non riesco a capire.
    Non c’è seminato ancora nulla quindi non c’è nulla da proteggere e gli sparano.
    Gli danno da mangiare abituandoli a venire su quei campi.
    Il mais mi dite che non lo semina più nessuno perché non rende e addirittura certi anni si lascia marcire sulla pianta perché non conviene nemmeno raccoglierlo.
    La provincia segnala un sacco di danni.
    Danni a cose che non rendono? Che senso ha?

  • l’italia che non va. STRAGI DI PICCIONI E BUONSENSO (MESSO DA PARTE) | Linee Future — 1 Maggio 2015 @ 16:27

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