Una Veglia Speciale

brusiglianoLa notte di Natale è stata particolarmente piovosa, i fiumi ingrossavano e c’era molta apprensione per paura di cedimenti degli argini. In quella notte, nell’argine del Brusigliano, a fianco della mia abitazione, si e’ creato un fontanazzo (una fuoriuscita di acqua fangosa alla base dell’argine) come era accaduto anche l’inverno passato. Nonostante le mie segnalazioni e le successive promesse per la messa in sicurezza da parte del Consorzio di Bonifica, non sono stati eseguiti i lavori. Quando mi sono accorto della fuoriuscita dell’acqua, ho telefonato all’ingegnere Nicola Giu e al dirigente dell’assetto del territorio Angelo Bia per segnalare l’accaduto, facendo presente che usciva insieme all’acqua molto fango, ma erano tutti impegnati. Dopo poco mi sono accorto che sulla sommità e nel centro dell’argine a fianco della casa, si era creata una voragine profonda un metro e con una superficie di circa tre metri quadrati, con l’acqua che continuava a salire e tornava indietro. Cosa fare? Scappare? Chiamare aiuto? Ho richiamato il Consorzio Ombrone sollecitando l’intervento. Poi ho chiamato Massimo Dan in modo che desse l’allarme alle case vicine. Erano circa le tre. Rimuginando su cosa fare, e’ venuta fuori un’idea; sono andato a prendere il trattore con una pala agganciata al braccio sollevatore. Nel frattempo erano arrivati Massimo e Roberto Dan e abbiamo incominciato a portare dei sassi (che avevo ammassato in previsione di fare un muro) e a gettarli nella buca. Dopo un po’ è arrivato l’ingegnere. Vedendo la situazione non molto bella, ha chiamato una ditta reperibile (Giovannetti), specializzata in questi interventi. Sono arrivati dopo poco. Intanto erano arrivati anche Benedetto Sir, Moreno Buon, Sandro Nic mentre la Rossella, l’Antonietta e la Valentina avevano provveduto a portare tutte le auto sulla rampa del ponte sull’autostrada. Dopo un consulto, i Giovannetti e l’ingegnere, ci hanno detto che avrebbero portato un camion di terra e un escavatore. Massimo si e’ proposto di mettere a disposizione un maniscopic. Proposta accettata. Abbiamo installato un faro presso la buca. La terra è arrivata e sono iniziati i lavori. Massimo la caricava con il maniscopic e la scaricava sopra l’argine mentre la ditta provvedeva a riempire la buca. I passaggi sono andati avanti per circa 2 ore. Quando il lavoro di risistemazione era quasi finito, ho aperto un panettone e una bottiglia di spumante e abbiamo festeggiato il Natale insieme. Erano circa le otto, eravamo stanchi ma contenti. Avevamo passato una notte insieme, accomunati dalla situazione e dal pericolo, ma eravamo consapevoli che la nostra amicizia era più forte di prima. Siamo un gruppo di famiglie molto affiatate. Ci aiutiamo a vicenda e questa è una bella sensazione.

1 Commento a “Una Veglia Speciale”

  1. By Emiliano Giu, 27 Dicembre 2009 @ 16:57

    Abbiamo un altro scrittore sul blog.
    Alla fine mi sa che rimango senza lavoro! 😆
    Complimenti per l’articolo Alfredo.

    Mi sa che questo Natale è stata una notte molto movimentata da ricordare! 😉

RSS feed for comments on this post. TrackBack URI


Inserisci un Commento

Devi essere collegato per inserire un commento.