Centrale: Repower a Pistoia, dubbi in Comune!

articolo_giornaleDue nuovi articoli sono apparsi sulla stampa locale di questi giorni. Pongono ancora all’attenzione le lacune insite nel progetto che continuano a persistere dopo le integrazioni volontarie che Repower ha depositato. Ancora nessun utilizzo del calore in eccesso, rischio idrogeologico ancora da risolvere per la fragilità degli argini del Brusigliano, emissioni di ossidi d’azoto 4 volte superiori alle moderne centrali turbogas italiane. A queste lacune si contrappongono le certezze!
Quella della Provincia di Pistoia nel rifiutare di incontrare i cittadini e quella del Comune di Pistoia nel dover creare una variante al Regolamento Urbanistico per autorizzare la costruzione di 2 “torri” alte più di 40 metri. Con un precedente del genere, come si porrà poi di fronte alle eventuali richieste di varianti provenienti da aziende locali come quelle vivaistiche?
Articolo_su_La_Nazione.
Articolo_su_Il_Tirreno.

5 Commenti a “Centrale: Repower a Pistoia, dubbi in Comune!”

  1. By tommaso ago, 15 Agosto 2012 @ 13:35

    Io vorrei ristrutturare una casa distante 1 km in linea d’aria dalla centrale e siccome è considerata storica (?!) devo rispettare i seguenti vincoli :
    – le scale interne non si toccano e non se ne fanno di nuove, così se uno ha una casa di 240 mq e vuole farci due terratetti non lo può fare (!?);
    -la caldaia del metano deve stare all’interno, ovvero il box non può essere messo all’esterno ;
    -il cappotto esterno, che consente di isolare la casa e risparmiare energia, non si può fare ;
    -il fotovoltaico ed il solare termico….hai voglia ! Non ci sono problemi! Peró bisognare farsi bastare 8 mq (!?) , sul tetto di più non se ne può mettere.
    – le finestre … Ah quelle poi di spostarne o farne di nuove non se ne parla !

    Io posso anche accettare che tutto questo abbia un senso in funzione della tutela del patrimonio immobiliare e del paesaggio, che per me é sicuramente un valore per il quale posso fare dei sacrifici. Allo stesso modo, penso, un vivaista potrà forse capire che non si può riempire la piana di capannoni. Però le istituzioni devono operare e dettare legge in modo coerente. Se mi lasci fare le Canapale Twin Towers ed a casa mia non mi fai spostare una finestra….ecco allora che é inevitabile che io sia pervaso da una certa irritazione.

    E poi , sapete che vi dico , se a Canapale fanno le torri di 40 mt, a Piuvica noi faremo un grattacielo di 25 piani ! E se un ce lo fanno fare, si riempie i campi di sequoie giganti, poi si vede tra mille anni chi é arrivato più in alto, un si vole essere da meno di nessuno !

  2. By tommaso ago, 15 Agosto 2012 @ 13:45

    Comunque, qui pare che questa storia un finisce più, si fa notte.

    Forse gli ex- radicifil farebbero meglio e prima ad andare a bussare alla porta di qualche vivaio…chissà che un sia vero il vecchio detto “bussa e ti sarà aperto” .
    Così non avreste neanche da pagare la tessera alla CGIL ! E lavorereste in un settore che comunque un futuro ce l’ha.

    Chissà che fine faranno le paleolitiche centrali a gas quando le nuove tecnologie diventeranno di pubblico dominio ( vedi ad es. Fusione fredda utilizzata dalla NASA alla zitta e studiata da una fila di multinzionali come mitsubishi e toyota con investimenti miliardari )

    chissà se mia figlia mi crederà quando le racconterò che un tempo bruciavamo metano per fare l’energia…Che volevano fare due torri alte 40 metri…mahhhhh

  3. By annalisa pao, 16 Agosto 2012 @ 10:39

    Caro Tommaso, io abito in “centro” a Badia e anche qui, se vuoi fare qualche ristrutturazione alla “tua” casa, devi ottenere tanti permessi e dato che qui accanto c’è l’Abbazia, devo pure stare attenta a non fare cose che non vanno bene per le Belle Arti.
    Strano davvero si che a poche centinaia di metri da qui possano fare quel che vogliono, compreso due belle ciminiere di 40 metri. Ma sai quello è il progresso, noi esseri umani invece contiamo poco.
    Comunque non aspettatevi commenti da nessuno, ci deve essere l’ordine del silenzio assoluto. Fra sindacato e politici avranno tutto sotto controllo….forse è già cosa fatta, fin dall’inizio questa centrale s’aveva da fare ; di quel che dice la gente gli interessa poco.

  4. By tommaso ago, 17 Agosto 2012 @ 00:52

    Eh si, possiamo proprio chiamarla la strategia del silenzio.

    Da una parte questo pare testimoniare la “forza” di questo sistema di potere, che può agire indisturbato, tanto è dimostrato che la gente li vota lo stesso, malgrado tutti gli errori e gli scandali che ormai con ritmo settimanale vengono fuori.

    In realtà , questo modo di fare testimonia una grande, enorme debolezza. Una debolezza che fa rima con mancanza di autorevolezza. Le nostre autorità non sono più nè credibili né credute , questo consentirebbe alla “gente” di farsi spazio. Il problema non è che la gente non viene ascoltata. Eccome se viene ascoltata, i politici sono attentissimi a tutto questo. Il problema è che le persone non chiedono, non si fanno valere, non si coordinano.

    I politici fanno finta di non prestare ascolto, in realtà temono il confronto e lo evitano quanto più possono.

    Una vittoria contro il progetto repower avrebbe un grandissimo valore : pratico per quanto riguarda la salvaguardia dell’ambiente ; simbolico perchè starebbe a dire, finalmente , che d’ora in poi le cose si fanno di concerto con i cittadini, che sono i detentori del potere .

    Dai ragazzi, ci hanno preso a sfinire, ma non sfiniamoci, il gigante ha i piedi di argilla, non molliamo ora.

  5. By annalisa pao, 17 Agosto 2012 @ 15:26

    Io non ho nessunissima intenzione di mollare. Tuttavia sarebbe l’ora, dato che di discorsi se ne sentono tanti, che qualcuno iniziasse a esporsi pubblicamente, a dire che è contrario e perche. Si dice che ci siano diversi tecnici “dubbiosi”…allora se si hanno dei dubbi per quale motivo tacere e accondiscendere a qualcosa che non ci piace ,per mantenere il culetto ancorato alla poltroncina ? Son più che convinta che questa centrale piaccia a pochi ma deve essere fatta in tutte le maniere , salvandosi la faccia dicendo che è stato deciso da qualcun altro. Tutti i paesi si ingegnano e si impegnano per le energie rinnovabili, noi qui a Pistoia, “gli illuminati ci affondiamo da soli con le centrali a metano.
    Viva il progresso che, a quanto pare a Pistoia, è proprio più avanti che da altre parti.

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