A Badia Rifiuti da Tutta la Toscana

tavola_7_8_ridottaIeri sera si è svolta nel bar del circolo l’assemblea pubblica col tema Impianto Trattamento Rifiuti: A Badia rifiuti da tutta la Toscana. L’incontro è iniziato puntuale alle 21.15 e, complice la gravità del problema, ha visto un affluenza di persone eccezionale. Ha dato inizio l’intervento del prof. Paolo Paolieri che ha dato una panoramica del progetto e ha sensibilizzato i partecipanti sulla gravità di avere un impianto per la generazione di CDR (combustibile da rifiuti) praticamente fuori dalla porta di casa.

Ha proseguito puntando il dito non solo sugli innegabili disagi “olfattivi” ma anche e soprattutto sul forte impatto che questo impianto avrà sulla salute degli abitanti. Ha continuato la prof.ssa Luciana Giovannetti che ha spiegato con parole semplici come avviene tecnicamente il trattamento del rifiuto e quanto possa essere alta la mole di materiale da trattare per un impianto che raccoglie rifiuti da tutta la Toscana. L’intervento del consigliere comunale Alessio Bartolomei ha portato invece chiarezza sulle motivazioni economiche che hanno fatto scegliere Badia a Pacciana invece del precedente sito previsto nella zona industriale di S. Agostino facendoci osservare che il costruire un impianto di trattamento a caldo era l’unico modo per il comune per attirare grandi investimenti per la viabilità che giustificassero la costruzione di due ponti e di un casello autostradale.  Il dottor Poli ha proseguito l’incontro mettendo in evidenza la sua preoccupazione e quella di altri colleghi medici nel notare un andamento di certe patologie gravi che sembrano discostarsi, sulla nostra zona, dalle percentuali medie creando la necessità di uno studio statistico approfondito. Gradito è stato anche l’intervento del consigliere provinciale Patrizio La Pietra sull’ impossibilità della provincia di poter avere un peso decisionale a lei tolto dalla riduzione degli ATO e come questo fatto porterà solo 3 grandi comuni toscani a decidere  per Badia. Giorgetta Giacomelli ha invece iniziato la “parte pratica” con la raccolta dei nomi e dei dati delle tante persone che si sono messe a disposizione per aiutare e collaborare nella sensibilizzazione al problema e nella realizzazione pratica di tutte quelle forme che ci aiuteranno a fargli capire che … “NOI NON LO VOGLIAMO!”

L’assemblea è così terminata con la produzione di un documento approvato all’unanimità.



21 Commenti a “A Badia Rifiuti da Tutta la Toscana”

  1. By Emiliano Giu, 31 Marzo 2010 @ 00:17

    Finita la riunione siamo restati a parlare un po’ con la prof.ssa Giovannetti.
    Ci spiegava che per gli studi effettuati solo del 10-20% delle sostanze emesse da un inceneritore di nuova fattura si conosce la reale dannosità sulla salute umana.
    Per questo motivo è previsto che la popolazione nel raggio di 3km venga sottoposta a continui controlli medici per verificarne la salute. Questo potrebbe essere un’altra ragione per la quale il comune ha deciso di spostare il sito da S. Agostino a Badia vista la minore concentrazione di persone.

    Mi si accappona la pelle! Si parlerà di CONTINUI controlli medici! 😯 Sembrerà di essere a Chernobyl! Io signori non voglio vivere così! IO NON LO VOGLIO!

    Per quanto riguarda l’impatto che un inceneritore ha sulla salute dell’uomo vi consiglio la lettura di questo articolo (basta la Premessa)

  2. By Emiliano Giu, 31 Marzo 2010 @ 00:46

    Stavo ripensando a quello che ci diceva Alessio Bartolomei all’assemblea, di come anche loro consiglieri comunali sono rimasti allibiti nell’apprendere che sarebbe stato realizzato questo impianto e di con quanta prontezza ha fatto realizzare un articolo sul giornale per metterci in guardia.
    Mentre stavo ripensando a tutto questo e mentre stavo cercando col motore di ricerca notizie sul comune e sull’inceneritore … mi sono imbattuto in un comunicato stampa congiunto tra comune e provincia che ci riguarda molto da vicino!
    L’articolo (nel quale ho evidenziato in giallo le parti che ci interessano) lo potete trovare qui!
    Che ne dite?

    (fonte del documento: http://www.provincia.pistoia.it/Portale/VisualizzaFile.php?tab=2&rec=1518 )

  3. By Leonardo Fed, 31 Marzo 2010 @ 23:38

    “NOI NON LO VOGLIAMO!”

    Questo è sicuro!

  4. By sara sca, 31 Marzo 2010 @ 23:50

    Emiliano,
    qui dobbiamo rimboccarci le maniche e far vedere a questi”SIGNORI” chi sono gli abitanti di Badia a Pacciana!!!
    Si son dimenticati cosa avevano approvato per anni, ed inoltre si presentavano puntualmente alla festa storica come se nulla fosse…
    e adesso all’improvviso, puf, gli è tornato in mente che QUI, ci dovrà essere costruito un CDR?!!!
    IO NON HO PAROLE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Poi durante la riunione, giocavano a SCARICABARILE su chi aveva approvato questo piano???!!!
    CHE SI PENSANO VERAMENTE DI AVERE A CHE FARE CON DELLE CAVIE DA LABORATORIO???!!!

    CONGRATULAZIONI a tutti questi”ELEGANTI SIGNORI”.

  5. By Emiliano Giu, 3 Aprile 2010 @ 01:43

    Emiliano,
    qui dobbiamo rimboccarci le maniche e far vedere a questi”SIGNORI” chi sono gli abitanti di Badia a Pacciana!!!

    Si Sara … e la prima cosa importante sarebbe che iniziassero ad esprimere le loro idee anche qui.
    Ho trovato il paese molto unito in questa situazione. Veramente tante persone mi hanno detto “Io sono a disposizione. Conta pure su di me!” e di questo sono fiero!
    Scriverlo però significa farlo sapere a tutti!

  6. By leonardo fur, 8 Aprile 2010 @ 21:19

    CIAO EMILIANO SCUSA PARLATE DI VOLER BLOCCARE QUESTA GENTE , PERO’ SECONDO IL MIO PARERE CI VORREBBE UNA PETIZIONE SCRITTA E FIRMATA DA TUTTI SOLO COSI SAI QUANTA GENTE HE VERAMENTE CON TE MA FINO AD ALLORA SONO SOLO CHIACCHERE DI QUARTIERE . POI E DA INFORMARSI SE QUESTA PETIZIONE SI PUO’ IN QUALCHE MODO METTERE AGLI ATTI (IN COMUNE , QUESTURA ECC) .

  7. By maurizio sca, 8 Aprile 2010 @ 21:35

    dobbiamo essere tutti uniti 🙂

  8. By Emiliano Giu, 9 Aprile 2010 @ 01:51

    @maurizio sca
    La penso anch’io come te.

    @leonardo fur
    E’ una delle cose di cui volevamo parlare in riunione. Sinceramente parlando sono convinto che una raccolta firme ai nostri Amministratori faccia un po’ come un bicchier d’acqua buttato nel mare 😆
    Fatta invece per capire chi è disposto a schierarsi, e non solo a parole, mi sembra un’ottima soluzione.

    P.S. Non scrivere tutto maiuscolo … nelle chat e nei blog equivale a urlare. 😉

  9. By Paolo P, 9 Aprile 2010 @ 10:14

    La cosa più efficace da fare è fondare un vero e proprio comitato cittadino (non so se esiste già).

    Il comitato cittadino è un’associazione non riconosciuta e si costituisce quando un gruppo di persone per perseguire una determinata iniziativa si raduna in assemblea, decide di creare un comitato.

    Si individuano gli scopi e si procede alla stesura dell’atto costitutivo e dello statuto.Nella stesura di quest’ultimo, pur vigendo il principio della libertà di forma (art. 36 c.c.), è però consigliabile, anche a seguito del dlgs 460/97, includervi la denominazione dell’associazione, la sede, gli scopi, la nomina di un presidente e dei soci.

    È consigliabile infine trascrivere atto costitutivo e statuto su carta da bollo e registrarlo all’Ufficio del Registro, così si semplificheranno i rapporti con enti pubblici e privati.

    Io credo che sia la prima mossa da fare, in termini giuridici, per poi partire con una vera e propria petizione e la raccolta delle firme. Pensate un po’ a quante firme si potrebbero raccogliere! Chi è che non è contrario all’istallazione di un inceneritore?

    Comunque esempi su come procedere li possiamo prendere dai comitati che si sono formati per l’inceneritore di Montale e per quello che vorrebbero (o volevano costruire) a Prato nella frazione di Casale/Galciana..e lì l’anno spuntata!

  10. By maurizio sca, 12 Aprile 2010 @ 21:25

    emiliano sai qualcosa del discorso che a fatto il parroco domenica ai fedeli ❓
    per quanto riquarda i striscioni che sono stati messi in diversi punti e poi levati cosa succede 👿

  11. By Emiliano Giu, 13 Aprile 2010 @ 00:19

    @Paolo Pep
    Questo commento mi era passato abbi pazienza. Comunque ti ho risposto nell’articolo Idee e Proposte 😉

    @maurizio sca
    Si ma visto che mi sono arrivate voci contrastanti preferisco chiederlo direttamente a Isaac 😉
    Per quanto riguarda gli striscioni non lo so … probabilmente a qualcuno non piacciono o sono un po’ scomodi. 😆
    Io consiglio di metterli nella propria proprietà e un po’ alti 😉

  12. By maurizio sca, 13 Aprile 2010 @ 22:21

    il comitato esistente è in grado ❓

    ho è meglio cambiare ❗

  13. By Emiliano Giu, 14 Aprile 2010 @ 00:23

    il comitato esistente è in grado ❓

    ho è meglio cambiare ❗

    Ho risposto qua a codesta domanda 😉
    https://www.badiaapacciana.it/?p=628&cpage=1#comment-150

  14. By andrea sca, 14 Aprile 2010 @ 20:35

    NN SI VOLEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE 😈

  15. By annalisa pao, 15 Aprile 2010 @ 21:36

    Gli striscioni sono ancora pochi, non capisco se non vengono messi per dimenticanza,perchè tanto si pensa che se lo mette il nostro vicino valga anche per noi oppure perchè non si condivide l idea di dire NO.
    Non è che con lo striscione riusciamo a fermare il tutto , però potrebbe essere la prima mossa per esporsi personalmente,per dire “ci sono anch’io e ho da dire la mia”.
    Altra cosa, per esperienza personale, uno dei sistemi migliori per ottenere attenzione e arrivare a qualcosa è quello di rompere le scatole in continuazione a chi di dovere, non mollare mai la presa, insistere insistere insistere , MAI MAI MAI mollare e lasciar decidere a gli altri del NOSTRO futuro.

  16. By Emiliano Giu, 16 Aprile 2010 @ 01:57

    MAI MAI MAI mollare e lasciar decidere agli altri del NOSTRO futuro.

    Se faremo una gara sulle frasi più belle scritte sul blog questa gareggia per vincere!
    Grande Annalisa!
    Sono con te. Mi fai tornare in mente una poesia di Rudyard Kipling e “Rischiando” te la scrivo … 😉

    RISCHIARE
    di Rudyard Kipling

    Ridere, è rischiare di apparire matti…

    Piangere, è rischiare di apparire sentimentali…

    Tendere la mano, significa rischiare di impegnarsi…

    Mostrare i sentimenti, è rischiare di esporsi…

    Far conoscere le proprie idee ed i propri sogni, è rischiare di essere respinti…

    Amare, è rischiare di non essere contraccambiati…

    Vivere, è rischiare di morire…

    Sperare, è rischiare di disperare…

    Tentare , è rischiare di fallire…

    Ma noi dobbiamo correre il rischio!

    Il più grande pericolo nella vita

    è quello di non rischiare.

    Colui che non rischia niente…

    non fa niente… non ha niente…

    non è niente!

  17. By Giada Chi, 16 Aprile 2010 @ 17:02

    ciao ragazzi sono la Giada, mi sono iscritta al sito di Badia e ho già parlato con la Giorgetta, eventualmente potrei mettere uno striscione lungo tutto il terrazzo di casa mia qui al Bottegone… così potremmo cominciare a sensibilizzare anche questa zona!!!
    I “signori assessori” non avranno vita facile… 😈 😈

  18. By Emiliano Giu, 17 Aprile 2010 @ 01:31

    @Giada Chi
    … mi raccomando di fare una foto allo striscione e di metterlo in “Strisciate lo Striscione”! altrimenti non potrai partecipare al concorso! 😆

  19. By annalisa pao, 17 Aprile 2010 @ 11:07

    Poesia in rima: Badia

    Qui nel paese noi siamo nati
    e al Portichino siamo cresciuti

    bambini…ragazzi siam diventanti e
    in uomini e donne ci siam trasformati

    ognun la sua strada, ognun la sua vita
    che per fortuna non è ancora finita

    Ora un disastro imcombe su noi
    stoccaggio rifiuti …..o quello che vuoi

    si dice,si parla di un inceneritore
    situato nei campi e impresso nel cuore

    nel cuor di Badia, nel cuore di Agliana
    e a noi non piace, la cosa è un po strana

    ci voglion convincer che è cosa buona
    ma in verità la cosa un po stona

    noi non lo vogliamo, per il bene di tutti
    che siano essi buoni belli o brutti

    il cuore ci spinge a dire di NO
    niente rifiuti,nemmeno un po

    il Nostro paese antico e carino
    difenderemo dal Portichino

    e se necessita andremo più in là
    Comune,Provincia e quel che sarà!

  20. By Emiliano Giu, 17 Aprile 2010 @ 15:32

    @annalisa pao
    Non sapevo tu fossi una poetessa! 😯
    Brava.

  21. By stefania bar, 18 Aprile 2010 @ 18:51

    é un immagine forte ma ci fa capire la gravità della situazione leggete poi di seguito http://files.meetup.com/211257/DUbaby.jpg
    (neonato sviluppatosi da spermatozoi contaminati da polveri PM02/2,5, le stesse prodotte dalle centrali a
    “carbone pulito” e dai termovalorizzatori/inceneritori)

    Dal Blog di NOCOKE di Tarquinia:
    “Vorremmo inoltre ricordare che gli impianti che bruciano “carbonepulito”,oliocombustibile e rifiuti
    non differenziati, producono, oltre alla diossina, polveri ultrafini PM02 o PM2,5(nanopolveri),
    responsabili delle stesse malformazioni che hanno colpito i nascituri delle popolazioni campane.
    Gli impianti di incenerimento dei rifiuti sono inutili e dannosi per la salute dei territorio e di chi li abita,
    così come dimostrato da numerosi studi scientifici internazionali e nazionali, non ultimo quello prodotto
    dall’Ordine dei Medici dell’Emilia Romagna che ha espresso gravi preoccupazioni per la salute pubblica,
    proprio in relazione alla presenza degli inceneritori.

    Tale consapevolezza circa la pericolosità di tali impianti, del resto, è presente anche nello spirito del
    legislatore europeo ed italiano, per il quale l’incenerimento rappresenta l’ultima delle opzioni utili per
    risolvere il problema dei rifiuti. Infatti dal processo di incenerimento derivano:

    1. ceneri, che rappresentano circa un terzo dei rifiuti trattati;
    2. fumi, contenenti ceneri volatili e gas prodotti dal processo di combustione;
    3. acqua inquinata, proveniente dal processo di combustione;
    4. fanghi tossici, prodotti dalla depurazione delle acque di processo;
    5. carboni attivi, provenienti dai filtri esausti dei fumi;
    6. inerti, nel caso di inceneritori a letto fluido.

    I materiali che escono dal processo di incenerimento sono classificati come rifiuti speciali, che per la
    loro accresciuta tossicità richiedono un trattamento speciale.

    L’inceneritore, pertanto, non evita il ricorso alla discarica ma anzi richiede il ricorso a discariche speciali.

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